Centro Culturale Chiasso

05.06.2019

mercoledì 05 giugno 2019
ore 18.30
Cinema Teatro di Chiasso

In occasione del centenario dalla nascita di Max Huber si terrà una serata pubblica in commemorazione della personalità del grande grafico: brani di jazz a lui cari verranno intervallati da letture e ricordi di Alberto Nessi. Seguirà un rinfresco gentilmente offerto a tutti i presenti.

Max Huber nasce a Baar, nel Canton Zugo, il 5 giugno 1919. Si diploma alla Kunstgewerbeschule di Zurigo dove segue con particolare entusiasmo le lezioni di Alfred Willimann. In questo periodo ha modo di conoscere Werner Bischof, Emil Schultess, Josef Müller-Brockmann, Carlo Vivarelli, Hans Falk, Hans Neuburg e Max Bill. Desideroso di nuove esperienze, nel 1940 trova lavoro a Milano presso il prestigioso studio grafico di Antonio Boggeri, dove conosce e collabora con Bruno Munari, Luigi Veronesi e Albe Steiner. Dopo solo un anno rientra in Svizzera a causa della difficile congiuntura politica. Successivamente Max Bill lo chiama a far parte del gruppo Allianz, l’associazione degli artisti moderni svizzeri facenti capo alla corrente “concretista”, che annovera – fra gli altri membri – Hans Arp e Richard Paul Lohse. Nell’ottobre 1945 ritorna a Milano e con Albe Steiner realizza il progetto grafico per la VIII Triennale del 1947. In quell’occasione conosce Giulio Einaudi che lo incarica di curare la grafica della sua casa editrice. Nello stesso anno Max Bill gli affida il compito di realizzare la grafica del catalogo della mostra Arte astratta e concreta curata da Max Bill con Lanfranco Bombelli Tiravanti nella sede espositiva di Palazzo Reale a Milano. Nel 1949, sempre nella capitale lombarda, Max Huber aderisce al Movimento Arte Concreta fondato da Gillo Dorfles, Gianni Monnet, Bruno Munari e Atanasio Soldati e partecipata alla quata cartella grafica del gruppo.
Successivamente, a partire dagli anni cinquanta, si distingue nel settore della grafica d’impresa: a tale proposito va ricordato il nuovo logotipo per i grandi magazzini La Rinascente, come pure quelli per Nava e per la catena di supermercati Esselunga. Sempre in quel periodo avvia un’ntensa collaborazione con gli architetti-designer Piergiacomo e Achille Castiglioni, curando la grafica di numerosi allestimenti e padiglioni per la RAI, l’ENI e la Montecatini (poi Montedison). I riconoscimenti pubblici non tardano ad arrivare e nel 1954 gli viene assegnato il premio del design italiano denominato “Compasso d’Oro” grazie al disegno per un “tessuto plastico”. Né va dimenticata la sua lunga e continua attività didattica iniziata a Milano nel 1947 alla scuola di Rinascita, proseguita dal 1959 al 1962 presso l’Umanitaria, poi ripresa negli anni settanta con la docenza alla Scuola Politecnica di Design condotta da Bruno Munari con Nino Di Salvatore. Dal 1978 al 1984 Max Huber porta quindi la sua esperienza didattica in Svizzera insegnando grafica presso la CSIA – Centro Scolastico Industrie Artistiche di Lugano. Viene a mancare a Mendrisio il 16 novembre 1992.

L’apporto culturale della ricerca artistica di Max Huber, soprattutto nel settore della grafica, sviluppato attorno all’interesse per la composizione astratta e ispirato alle esperienze delle avanguardie europee, si qualifica come contributo di rilevanza internazionale.

 

Parcheggio gratuito
Presso il Centro Ovale di Chiasso (livello –1), 4 minuti a piedi dal m.a.x. museo, su presentazione del ticket del parcheggio al m.a.x. museo.