Gianni Realini fra arte e grafica
a cura di Dalmazio Ambrosioni e Nicoletta Ossanna Cavadini
Fidia Edizioni d'arte, Lugano, 2023
Italiano
24 x 24 cm, pp. 176
ISBN 9788872691212
CHF 30.- / Euro 30
Il volume propone un approfondimento sull’artista Gianni Realini (Sorengo 1943) e, insieme alla relativa mostra, costituisce un’operazione culturale di notevole interesse, presentando per la prima volta una sintesi dell’intera carriera dell’artista, dagli esordi alle opere più recenti. Gianni Realini può vantare un percorso molto articolato. Negli anni Sessanta, affascinato dalle modalità espressive della Pop Art di Andy Warhol, la interpreta in modo personale, legandola alla figura umana e al paesaggio. Nel decennio successivo, questa fase artistica lascia lo spazio allo studio del segno e della materia, che sfocia in esiti estetici informali, dai quali emerge la fascinazione per l’arte di Emilio Vedova. La pittura di Gianni Realini si apre così a una gestualità più marcata, le sue opere diventano sempre più imponenti, i colori intensi, emerge una nuova figuratività. La sua ricerca prosegue e rivolge sempre più attenzione alla cromia, ai pigmenti dai forti contrasti, ai segni decisi. Avviene infatti il passaggio – con il finire degli anni Ottanta – all’espressionismo astratto, fino ad accostarsi all’Action Painting di Jackson Pollock. Dopo un viaggio negli Stati Uniti, alla fine degli anni Novanta, il gesto artistico di Gianni Realini diventa ancora più dichiarato e plateale, le sue tele costituiscono momenti di attese e di compimento, il colore viene applicato con forza, abbondanza e colature.
Il catalogo propone la summa di cinque decenni di attività creativa e di ricerca, attraverso la presentazione di quasi 200 opere (alcune mai esposte prima), fra grafiche e tele materiche di piccolo e grande formato. Nella sua produzione grafica, l’artista si esprime tramite varie tecniche: xilografia, litografia, acquaforte, acquatinta e puntasecca, tutte di grande livello esecutivo. Gianni Realini ha ricevuto diversi riconoscimenti e le sue opere figurano in molte collezioni pubbliche e private.
A fornire una lettura critica delle opere presentate in catalogo sono i saggi di Dalmazio Ambrosioni e Nicoletta Ossanna Cavadini, oltre all’intervista realizzata da Luigi Maria Di Corato.