Centro Culturale Chiasso

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La Biennale dell’immagine è una manifestazione focalizzata sulla fotografia e sulle arti visive contemporanee, tra cui video e cinema, organizzata e promossa dal Dicastero cultura e dal Dicastero servizi, attività sociali e giovani del Comune di Chiasso, in collaborazione con la Cons Arc / Galleria di Chiasso, il Centro Culturale Chiasso e il Comitato della Biennale.

 

La Biennale è così diventata un irrinunciabile punto d’incontro tra le più innovative esperienze creative per scoprire un ambito disciplinare in grande fermento e in costante rinnovamento, andando a proporsi come uno dei più originali appuntamenti del genere in Svizzera e in Europa.

 

Nelle sue diverse edizioni la Biennale dell’immagine ha sempre operato uno sforzo particolare per cercare di intercettare lo spirito del tempo, ponendosi come occasione di riflessione sulle questioni che caratterizzano il nostro vivere contemporaneo e relazionandosi su un unico tema d’indagine comune, quindi, alle numerose sedi espositive che ne prendono parte.

 

Dal 1996, anno della prima edizione, sono state affrontate tematiche legate ai confini (“Frontiera” 1996, “Sud/Nord” 1998, “Sconfini” 2000), alla globalizzazione (“Il mondo in camera” 2004), al rapporto con l’altro e al senso di appartenenza (“Invasioni” 2006), alla geografia (“Geografie dell’invisibile” 2008), all’introspezione sul nostro essere (“Chi siamo / About us”, 2010), alla presenza della figura femminile nella fotografia (“Ogni sguardo un passo”, 2012), alle trasformazioni (“Trasformazioni”, 2014-2015), ai molteplici significati del termine limite (“Borderlines”, 2017-2018), alle sfaccettature del concetto di scontro (“CRASH”, 2019).

 

12 Biennale dell’immagine di Chiasso 
FAKE. visual distortion
A Chiasso, dal 17 settembre al 14 novembre

Per la sua dodicesima edizione, la Biennale ha scelto di affrontare il tema FAKE/visual distortion. Un tema d’attualità, dai risvolti etici e politici cruciali determinanti, in un’epoca in cui gli strumenti di manipolazione in questo campo hanno raggiunto un’efficacia tale da rimettere in discussione il rapporto dell’uomo con la realtà circostante. L’evoluzione tecnica è incessante e, nel contempo, affascinante. Manipolazione, distorsione, contraffazione… quante e quali azioni si possono compiere per trasformare un’immagine? Come e perché alterarne il senso e il messaggio? Qual’è il punto di partenza ? E il punto d’arrivo?

Analizzando quest’invasione, la dodicesima edizione della Biennale propone al pubblico una profonda immersione nelle illusioni dell’immagine contemporanea. E lo fa, come sempre, invitando a Chiasso fotografi e artisti, svizzeri e internazionali, noti e meno noti, che con il loro lavoro ci accompagnano lungo percorsi inattesi, stimolanti e sorprendenti.

Tra le mostre proposte, “Photography: Crisis of history” di Joan Fontcuberta, presso lo Spazio Officina, Ferox. The Forgotten Archives 1976 – 2010 di Nicolas Polli, Take Pictures. Time to shine! del CFP Bauer e molte altre ancora.

 

 

Il logo della Biennale dell’immagine è stato realizzato da Bruno Monguzzi nel 2004 in occasione della Bi4.
È lo stesso Monguzzi a mettere in luce l’esigenza di creare un logo e un’immagine unitaria per la kermesse, ovvero una sua identità.
Il logo si compone di due “bolli” neri: sul più piccolo compare sempre il numero dell’edizione in corso o futura, mentre il secondo racchiude le iniziali del nome, “B” e “i”.

 


 

Biennale dell’immagine
www.biennaleimmagine.ch