Cinema Teatro

Festival Jazz

14.03.2019—16.03.2019

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Jazz is an art, not a subjective phenomenon

Così definisce il Jazz Stanley Crouch, critico culturale e romanziere afroamericano oggi tra i più eminenti e considerati.

Una vera e grande arte, arrivata in America trecento anni prima in catene!

Nonostante le premesse, il jazz ha nelle sue caratteristiche musicali, formali e tecniche, un’universalità ed una libertà che mai prima il mondo intero aveva conosciuto poichè basato su contenuti imprescindibili da quelli che ne sono indissolubilmente anche i più gravi ed intensi tratti umani e sociali.

Charlie Mingus, si riteneva mezzo nero, ma non abbastanza bianco da poter fare una vita libera dentro la società che lo acclamava come artista.

Oggi, queste distanze, lasciano il posto alla nostra accettazione, al rispetto e all’ammirazione di grandi compositori ed interpreti, i quali, con il loro talento e il ruolo di uomini coscienti di stare nel tempo nel quale vivono, sono riusciti a creare dalle macerie di una società settaria e crudele, un magnifico dono offerto a tutta l’umanità.

Su queste considerazioni, nasce il progetto delle 22a edizione del Festival di cultura e musica jazz di Chiasso intitolata Segni di jazz, che nel contempo, vuole evidenziare come questa ammirazione abbia toccato anche il cuore di numerosi esponenti della cultura internazionale come nel caso del grande grafico svizzero Max Huber, straordinario “improvvisatore” e visionario, rapito dalla passione per il jazz.

Anche quest’anno il festival, nel solco delle passate edizioni, si rinnova forte e orgoglioso di presentare gli straordinari interpreti, che nelle tre serate in programma faranno vivere a tutto il pubblico indimenticabili ed uniche emozioni musicali.

 

Fred Hersch

artista in residence

Nato a Cincinnati, Ohio, nel 1955, Fred Hersch è fra i musicisti più significativi di quella generazione cresciuta tra la fine dei ’70 e l’inizio del decennio successivo, momento di profondo rinnovamento del jazz che, con l’esaurirsi dell’età dell’informale e il manifestarsi di nuove tendenze, si trovava confrontato a spinte estetiche le più diverse; un periodo nel quale per la prima volta si operava una riflessione e una sintesi sull’intera storia del jazz.

Suo mentore principale al conservatorio del New England fu il pianista Jaki Byard. Laureatosi nel 1977 si trasferì a New York, dove iniziò ad esibirsi nei club e a registrare le prime sessions. Durante i primi anni ’80 contribuisce come sideman ad album del trombettista Art Farmer e del sassofonista Billy Harper, e fa tanto palco con le chiamate di grandi quali Stan Getz, Joe Henderson, Eddie Daniels, Toots Thielemans.

Del 1984, a quasi trent’anni, è il suo debutto discografico con Marc Johnson e Joey Baron in trio, formato tra i suoi favoriti che negli anni successivi accoglierà altri partner quali Charlie Haden, Michael Formanek, Jeff Hirshfield, successivamente Drew Gress e Nasheet Waits, in tempi recenti il bassista John Hébert e il batterista Eric McPherson.

Gli anni ’90 si aprono con Evanessence, tributo a Bill Evans e uno degli suoi album più acclamati.

Solo dopo averlo lungamente praticato in concerto, in quegli anni debutta discograficamente anche in piano solo, concentra la sua attenzione su autori come Thelonious Monk, Billy Strayhorn e Richard Rodgers e sviluppa pure la sua arte dei duetti. In tal senso lavora con Jim Hall, Gary Burton, Kenny Barron, Bill Frisell, ma anche con soprano classiche quali Renée Fleming o Dawn Upshaw. Fra le sue produzioni di ampio respiro che qua e là si concede, ricordiamo la raccolta Leaves of Grass, del 2005, su testi di Walt Whitman, con le voci di Kurt Elling e Kate McGarry, e con un ampio ensemble strumentale.

Nel 1993 aveva reso pubblica la sua omosessualità e al tempo stesso aveva annunciato di essere in terapia per l’AIDS da quasi dieci anni. Da quel momento sarà energico sostenitore dai diritti dei gay e della ricerca contro una malattia che in certi momenti ne avrebbe influenzato pesantemente la carriera. 
In particolar modo nel 2008, quando resta in coma per due mesi ed è incapace di alimentarsi ed idratarsi autonomamente per un lungo periodo. Le cure mediche ma anche una straordinaria tenacia che gli fa considerare i propri problemi come temporanee distrazioni dalla musica, lo portano ad un lento ma sicuro ristabilimento. Da questa drammatica esperienza nascerà nel 2011 la pièce teatral-musicale My coma dreams.

Nell’ultimo decennio Fred Hersch si è definitivamente profilato come uno dei maggiori pianisti jazz in attività, un musicista in cui il primario influsso di Bill Evans si unisce in maniera singolare alla conoscenza di Herbie Hancock e del mondo classico, facendone un artista completo. Proseguendo nella sua personale ricerca musicale – dove il recital in solitaria e le situazioni musicali più intime, in duo e in trio, rivestono primaria importanza – ha collezionato una notevole serie di piccoli gioielli discografici che gli sono valsi numerose nomination ai Grammy Awards, nonché riconoscimenti da riviste specializzate, istituzioni musicali ed accademiche.

Didatta di grande levatura, Hersch ha avuto tra i suoi allievi Brad Melhdau, Ethan Iverson (ex The Bad Plus) e Jason Moran, pianisti di primo piano della successiva generazione che hanno spesso attestato l’influenza esercitata su di loro dal grande maestro.

Il film The ballad of Fred Hersch, un intimo e toccante ritratto dell’artista realizzato da Carrie Lozano e Charlotte Lagarde nel 2016, verrà trasmesso domenica 10 marzo su RSI LA1 in “Paganini”.

 

Organizzazione

Centro Culturale Chiasso

Cinema Teatro

 

Comitato organizzatore

Armando Calvia

Cristina Moro

Edmondo Canonico

Gianni Dolci

Marco Galli

Paolo Keller

Sergio Albertoni

 

Testi

Sergio Albertoni

Armando Calvia

Paolo Keller

 

In collaborazione con

Radiotelevisione svizzera

Rete Due

www.rsi.ch/jazz

 

Teatro Sociale di Como

As.Li.Co

 

Informazioni

Cinema Teatro

Via Dante Alighieri 3b

CH-6830 Chiasso

+41 (0)58 122 42 72

cultura@chiasso.ch

www.centroculturalechiasso.ch

 

Ufficio stampa

Laila Meroni Petrantoni

ufficiostampateatro@chiasso.ch

 

Si ringraziano

Davide Onesti

Luciano Martinelli

UTC Chiasso

 

tutte le maschere del Cinema Teatro per la preziosa collaborazione

 

i collaboratori e le persone che con il loro aiuto hanno contribuito alla realizzazione del Festival

 

i relatori dei progetti dell’USI

Riccardo Blumer

Marco della Torre

 

Tecnica

Audiofficine Sagl

 

Grafica

SUPSI Corso di laurea

in Comunicazione visiva

e Laboratorio cultura visiva

 

Stampa

Progetto Stampa, Chiasso

 

Biglietti

interi       Fr. 30.— / € 30.00

ridotti*    Fr. 25.— / € 25.00

after 24  Fr. 10.— / € 10.00

 

tessera

3 giorni  Fr. 60.— / € 60.00

2 giorni  Fr. 45.— / € 45.00

 

* Club Rete Due,

studenti, AVS, AI,

Como Lake Jazz Club

 

Prevendita

Cinema Teatro

Via D. Alighieri 3b

CH-6830 Chiasso

+41 (0)58 122 42 78

ma-sa 17:00-19:30

 

Alberghi

Durante il festival gli alberghi convenzionati offrono i seguenti sconti (unicamente su presentazione del biglietto d’entrata al Festival): 10% una notte, 15% per la seconda e terza notte.

Gli alberghi che offrono l’offerta speciale sono i seguenti:

 

Hotel Zen                         Via San Gottardo 80 – 6828 Balerna

Tel. +41 91 682 78 22     info@hotelzen.ch

Hotel Campione ***          Via Campione 62 – 6816 Bissone

Tel. +41 91 640 16 16     info@hotel-campione.ch

Albergo Svizzero**          Via Avv. Scacchi 13 – 6825 Capolago

Tel. +41 91 648 19 75     svizzero@futuraristoranti.com

Hotel Bahnhof-Haus       Via Motta 2 – 6830 Chiasso

Tel. +41 91 683 90 50      info@bahnhofhaus.com

Mövenpick Touring ***    Piazza Indipendenza 1 – 6830 Chiasso

Tel. +41 91 682 53 31      albergo.touring@moevenpick.com

Park Hotel Rovio ***        Via ai Ronchi 8 – 6821 Rovio

Tel. +41 91 649 73 72      info@parkhotelrovio.ch

Hotel Conca Bella ***         Via Concabella 2 – 6833 Vacallo

Tel. +41 91 697 50 40       info@concabella.ch

 

Informazioni

Organizzazione Turistica Regionale Mendrisiotto e Basso Ceresio

Via Angelo Maspoli 15

CH-6850 Mendrisio

T +41 91 641 30 50

F +41 91 641 30 59

serena@mendrisiottoturismo.ch

www.mendrisiottoturismo.ch

 

Jazz Restaurant

Non solo musica ma anche food and beverage, con ricco menu per tutti quelli che vorranno cenare prima dei concerti.

Giovanna & Anna dell’Osteria Stand vi aspettano presso il ristorante in terrazza e nei due punti bar allestiti nel foyer e nel ridotto del teatro, aperti dalle ore 19.00 fino 
al termine delle serata.

Per prenotazioni telefonare allo +41 (0)78 719 31 68.