Cinema Teatro

Teatro Ragazzi

22.02.2022

14:00

testo e regia Renata Coluccini
in scena Gabriele Bajo, Marta Mungo, Andrea Panigatti
disegno sonoro e musiche originali Gianluca Agostini
idea scenografica Anna Cingi
disegno luci Marco Zennaro
direttore di produzione Franco Spadavecchia
foto di scena Roberto Finizio
produzione Teatro del Buratto

Sentirsi “strano” rimanda ad una condizione interiore e profonda, mentre sentirsi “straniero” non è riferito tanto ad una provenienza geografica quanto piuttosto ad una condizione umana e sociale. Quando poi si è ragazzi di seconda generazione e adolescenti insieme è facile sentirsi Straniero due volte. Lo spettacolo narra le vicende di tre ragazzi che in maniera diversa si sentono stranieri: Alessio si sente straniero (incompreso e incapace di comprendere) alla sua stessa famiglia, sua sorella Ludovica si sente straniera a sé stessa non avendo ancora maturato la propria indipendenza emotiva e cercando di compiacere con menzogne il mondo esterno (famiglia, amici). Infine il ragazzo curdo, il vero straniero chiamato da tutti “il crudo”, che vive la conflittuale condizione di avere il Kurdistan e i precetti dell’Islam dentro le mura di casa e tutto l’occidente fuori. Tre ragazzi, tre adolescenti, tre amici.
L’occasione di incontro è il Teatro a scuola, una messa in scena dell’amore tra Piramo e Tisbe: i protagonisti, il cui amore è contrastato dalle famiglie rivali, vengono rinchiusi in due stanze di due case confinanti. Il muro che li divide ha una crepa e attraverso quello spiraglio i due giovani parleranno del loro amore che diviene miccia per una serie di situazioni e di riflessioni.

 

Dai 12 anni, su prenotazione per le scuole