Nils Petter Molvær meets R:ED
Festival Jazz
11.03.2022
21:00
XXIII FESTIVAL DI CULTURA E MUSICA JAZZ DI CHIASSO - JAZZ PASS
Una produzione RSI Rete Due per il Festival di Cultura e Musica Jazz
L’ensemble R:ED, nato dalla collaborazione del pianista ticinese Gabriele Pezzoli e del chitarrista, produttore e manipolatore sonoro Elia Anelli – a cui spesso si aggiungono altri musicisti – avrà il piacere di incontrare il leggendario trombettista, compositore e produttore norvegese Nils Petter Molvær, pioniere dell’elettro-jazz, per un’inedita serata speciale prodotta da Rete Due per il Festival.
Voce che viene dal grande freddo, la tromba di Nils Petter Molvær è maestosa ma anche sottile e poetica, da ascoltare in ogni suo percorso. Figlio di un noto musicista di jazz norvegese, Nils Petter ha la fortuna, in giovane età, di incontrare figure come quelle di Elvin Jones, George Russell e Gary Peacock e, con le esperienze acquisite, di entrare e di lavorare per tutti gli anni ’80 nel gruppo Masqualero guidato dal bassista Arild Andersen. Qui sviluppa una particolare sensibilità per le sonorità “altre” rispetto al mainstream, prendendo ispirazione dal lavoro di Brian Eno, Jon Hassell e Bill Laswell. Filtrando jazz, ambient, house, elettronica, break beat e rimodellandoli in paesaggi sonori unici, Molvær si è saputo affermare sul finire degli anni ’90 come uno dei più importanti nomi della nuova scena europea, grazie anche a preziosi album quali Khmer e Solid Ether (ECM). Nella sua musica si combinano grooves ritmici, basi di strumenti elettronici e sintetizzatori, in un raffinato lavoro di composizione melodica ed armonica sul quale si staglia il suo strumento.
I musicisti di R:ED si propongono in un costante work in progress, che sorvola i territori della ambient e della musica elettronica per esplorare paesaggi sonori della composizione istantanea, caratterizzati da elaborati loop ritmici arricchiti da interventi solistici dalla colorazione post-rock e da misteriose sonorità psichedeliche. Drum machines, sintetizzatori, chitarre e pianoforti elettrici vintage tessono la trama narrativa di una musica a tratti ritmica, spigolosa ed energica, a tratti visionaria e contemplativa.
Foto: Dirk Thoolebhaar