Cinema Teatro

Voci e not(t)e

30.07.2021

21:30

voce Camilla Battaglia
tromba Alberto Mandarini
sax tenore Domenic Landolf
trombone Danilo Moccia
pianoforte Paolo Birro
contrabbasso Bänz Oester
batteria Norbert Pfammatter

Vista l’incertezza delle condizioni meteorologiche previste per oggi, lo spettacolo si terrà all’interno del Cinema Teatro.

 

 

 

 

 

Dopo un anno e oltre di assenza (e due festival annullati) il jazz torna a Chiasso con una serata che vuole essere beneaugurante per un prossimo rilancio della rassegna.
Promosso dal Cinema Teatro con il sostengo e la collaborazione della RSI Rete Due, l’appuntamento è pensato come incontro tra musicisti, che magari si conoscono ma che mai si sono esibiti insieme, provenienti da questa e dall’altra parte della frontiera.

Un concerto che li vedrà dialogare in una serie di spot dove si esibiranno in duo, in trio, tutti assieme, magari anche in solitaria. Un concerto che vuol contribuire a ridare fiducia e slancio ad un ambito, quello dei musicisti improvvisatori, che ha sempre vissuto e vuol tornare a vivere di confronto e scambio, sulla base di quel linguaggio universale che è la musica e il jazz in particolare.

 

BIOGRAFIE DEGLI ARTISTI

 

Camilla Battaglia voce

Camilla Battaglia, cantante e compositrice classe 1990, affonda le sue radici musicali nel linguaggio della musica jazz con il quale è cresciuta musicalmente e che ha espanso negli anni verso diverse contaminazioni.
Nel 2010 esce il suo primo disco da vocalist accompagnata dal trio di Renato Sellani e per i successivi due anni si mette alla prova in contest come solista e come leader di band con soddisfazione e si dedica all’attività concertistica.
Nel 2012 si laurea in Filosofia presso L’università degli Studi di Milano e si iscrive subito dopo al triennio di Canto Jazz presso la neonata Siena Jazz University dove si laurea nel 2016 con il massimo dei voti.
Lo stesso anno comincia il percorso itinerante del programma di master europeo EuJam grazie al quale studierà al Rhythmic Music Conservatory di Copenhagen, il JIB di Berlin e il Conservatorium Van Amsterdam, laureandosi in ‘contemporary composition and music performance’ nel 2018 a Copenhagen con il progetto per large ensemble ELEkTRA dedicato a figure archetipe femminili della storia e mitologia antica.
La ricerca del linguaggio e l’incontro con realtà diverse l’hanno portata alla realizzazione di due dischi da compositrice (“Tomorrow” nel 2016 ed “EMIT” nel 2018) e a collaborazioni con artisti internazionali dall’Europa e dagli States (David Binney, Ambrose Akinmusire, Mederic Collignon, Patrice Heral, Kresten Osgood, Mike McCormick, Gianluca Petrella, Stefano Battaglia, Paolo Damiani) e sperimentare in contesti molto diversi tra loro: dalla big band di stampo jazzistico (Orchestra della Sardegna), l’orchestra (Orchestra ONGTJ dal 2015 al 2017), alla solo performance e l’interazione multimediale, dallo spettro sonoro acustico a quello elettroacustico ed elettronico.
Il progetto per voce e live electronics, Perpetual Possibility, è stato presentato in anteprima per il Festival Musicus Concentus di Firenze nel 2019 per poi approdare a Berlino grazie ad una residenza artistica promossa da Scope Berlin che l’ha messa in relazione con il lavoro interattivo del light artist Martin Mayer.
La collaborazione con Mayer è stata consolidata durante un’altra residenza, quest’ultima presso La Torre di Modena (ottobre 2020), dove hanno lavorato ad una performance per sestetto elettro-acustico e light art con musica dedicata alle poesie di E.E. Cummings. Il progetto in solo è stato ospitato in molte realtà diverse nella città di Berlino (dai teatri alle gallerie d’arte) e in manifestazioni jazz e di musica contemporanea in Italia.

 

Alberto Mandarini tromba

Musicista attivo su diversi fronti, ha collaborato con G. Gaslini, G. Schuller G. Trovesi, M. P. De vito, G. Schiaffini, D. Betti, E. Dean, T. Berne, T. Scott, M. Schneider, C. Mariano, C. Taylor, X. Girotto, J. Surman e A. Braxton. Ha fondato il Phoebus Ensemble e collaborato alla realizzazione di: Trumpet Buzz duo, Brasserie Trio, Rara Jazz Quartet, 4tune Quartet ed Enten Eller. Ha tenuto Seminari a Siviglia, Lecco, Città Del Messico, Pretoria, Courmayeur, Cogne, Rovereto, Merano Chatillon, Laurino e Cannes. Membro dell’Italian Instabile Orchestra, dal 1995 al 2004 ha fatto parte dell’orchestra di Paolo Conte. Ha composto le musiche per il cortometraggio Nanà (miglior film al festival Cinecittà Holding 2005) e realizzato diversi spettacoli come: RotaAzione, Love Song, E(x)tinzione, Astratte Mutazioni, Io nel pensier mi fingo, Il Rock, Boom!, 80 Reloaded, Le Stagioni dell’amore e Partenze e Ripartenze (su testi di Massimo Cotto).
Docente di Tromba Jazz presso il Conservatorio G. Verdi di Milano, ha precedentemente insegnato Tromba Jazz presso i Conservatori di Parma, Como, Trieste e Brescia e Composizione e Arrangiamento Jazz a Como e Trieste.
Si è esibito nelle più importanti città Europee, Americane e Asiatiche ed ha registrato circa 100 album (LP e CD).

 

Domenic Landolf sax tenore

Nato a Berna nel 1969, inizia a studiare pianoforte a sette anni, passando al sassofono cinque anni dopo, sulla scia che l’emozione dei dischi di Charlie Parker e di altri grandi del jazz suscitano in lui. Nel 1988 si iscrive alla Swiss Jazz School dove studia con Andy Scherrer, nel 1991 viene premiato con la borsa di studio Friedl-Wald e l’anno successivo si diploma brillantemente.
Le sue attività includono apparizioni alla 24a Conferenza annuale IAJE a Chicago (con Vince Benedetti), come solista con il Collegium Novum diretto da Gunther Schuller per la rassegna Young Artists in Concert a Davos, con la Bill Holman Big Band feat. Joe Lovano e George Gruntz al Generations Festival di Frauenfeld, al BeJazz Winterfestival con Andy Scherrer Special Sextet & Bill Carrothers, con Hans Feigenwinters TANK al Musikmonat Basel, al Jazzfestival Schaffhausen con Nils Wograms Nostalgia, con Makaya Ntshoko al Grahamstown National Arts Festival e con il proprio Quartetto e Trio all’Off Beat Jazz Festival Basel & al Jazzfestival Bern.
Nel 2016 viene invitato da Irene Schweizer ad aprire lo Schaffhauser Jazzfestival e suona al Joy of Jazz Johannesburg con la Feya Faku Swiss Unit e al Jazz International Rotterdam con Christoph Stiefels Isorhythm Orchestra.
Ha suonato con Marc Abrams, Bill Carrothers, Isla Eckinger, Feya Faku, Don Friedman, Pablo Held, Reggie Johnson, Orlando LeFleming, Lage Lund, Peter Madsen, Adrian Mears, Matthieu Michel, George Mraz, Juan Munguia, Wolfgang Muthspiel, Makaya Ntshoko, Adam Nussbaum, Dré Pallemaerts, Fritz Pauer, Jorge Rossy, Jochen Rueckert, Andy Scherrer, Nat Su, Tom Varner, Nils Wogram, Jimmy Woody, Marcus Wyatt, Andile Yenana, James Zollar e molti altri.
Attualmente è professore di sassofono al Jazzcampus di Basilea.

 

Danilo Moccia trombone

Nato a Locarno ha studiato presso la Swiss Jazz School di Berna dove si diploma con eccellenti giudizi.
Da subito, ottiene lusinghieri primi riconoscimenti quale miglior solista al concorso indetto dal Festival Jazz San Sebastiano (Spagna,1983) e del Jazz Contest di Estival Jazz Lugano (1986).
La rivista svizzera JAZZ’N’MORE l’ha votato come miglior trombonista negli anni 1997, 1998 e 2000 e nel 2010 riceve il premio Jazz 2010 della Fondazione SUISA .
Moccia ha al suo attivo numerose collaborazioni e partecipazioni a importanti Festival jazz tra i quali il Jazz Festival Berna, il Jazz Praha Festival con musicisti cechi e svizzeri (1988) The 10th International Jazz Festival At Sea (The Jubilee Cruise) (1996) – il Royal Jubilee Swing Band in Bangkok con Pepe Lienhard (1996) – il Ljubljana EBU Jazz Concert (1997) il Jazz Festival Munster (Alsazia, 2001) il Bottesini Basso Festival (Crema, 2001) ecc..
Ha suonato, tra altri, Clark Terry con la Swiss Jazz School Big Band ,con Jiggs Whigham, Slide Hampton, Franco Ambrosetti, Gianni Basso, Duskp Gojkovic, uri Caine, Roy Hargrove, Marvin Stamm, Adam Nussbaum, Dado Moroni.
È membro dei gruppi Twobones, Slidestream e della Big Band de Lausanne, con i quali ha registrato diversi dischi.
Insegna trombone presso la Scuola Popolare di Musica di Locarno e la Scuola di Musica Moderna di Lugano.

 

Paolo Birro pianoforte

Nato a Noventa Vicentina nel 1962. Nel 1987 ha conseguito il diploma in pianoforte presso il Conservatorio di Vicenza sotto la guida del maestro Carlo Mazzoli. Nel 2007 ha conseguito il Diploma di II Livello in Jazz presso il Conservatorio di Adria con il massimo dei voti e la lode. Nel 1992 in trio con Sandro Gibellini e Mauro Negri si classifica al primo posto nel Concorso Internazionale di Barga Jazz.Nel 1996 è stato nominato “Miglior Nuovo Talento” nel referendum della critica specializzata indetto dalla rivista Musica Jazz.Ha collaborato in concerti e registrazioni con Lee Konitz, Ruud Brink, Scott Hamilton, Buddy De Franco, Art Farmer, Johnny Griffin, Gianni Basso, Maurizio Gianmarco, Enrico Rava, Gianni Cazzola, Maurizio Caldura, Erwin Vann, Claudio Fasoli, Aldo Romano, Richard Galliano, Mauro Negri, Sandro Gibellini, Pietro Tonolo, Marco Tamburini, Tiziana Ghiglioni, Paolo Fresu, Carlo Boccadoro, Eliot Zigmund,Bobby Watson, Ronnie Cuber, Harry Allen, Tom Kirkpatrick, Charles Davis, Chuck Israels, Eddie Daniels, Sonig Tchakerian, Cristina Zavalloni. Si è esibito in festivals e rassegne fra cui Umbria Jazz, New Conversation (Vicenza-Teatro Olimpico), Toscana Jazz, Progetto Jazz (Cremona), Ancona, Verona, Reggio Emilia, Musicus Concentus (Firenze), Iseo, Clusone, Milano Estate, Riva del Garda, Venezia Suona, Siena Jazz, Ascona Jazz Festival.Ha tenuto concerti in Svizzera, Austria, Germania, Israele, Francia, Spagna, Etiopia,Grecia, Canada e partecipato a varie trasmissioni radiofoniche per Radio3 RAI (Mattino Tre, Jazz Club, Invenzioni a due voci). Ha realizzato a proprio nome numerosi dischi in piano solo, duo e trio. Ha scritto articoli pubblicati sulla rivista Musica Oggi.
E’ autore insieme a R.Sportiello del metodo pubblicato nel 2005 dalle edizioni Ricordi “Master in Piano Jazz”.Ha insegnato piano jazz, improvvisazione e musica d’insieme i Civici Corsi di Jazz a Milano, i Seminari Senesi di Musica Jazz, il Corso Sperimentale di Jazz del Conservatorio di Bologna, la Siena Jazz University e il Conservatorio di Mantova; dal 2003 è docente presso il Conservatorio di Vicenza.

 

Bänz Oester contrabbasso

Bänz Oester ha lavorato con molti grandi musicisti jazz del calibro di Dewey Redman, Joe Lovano, Michael Brecker, Ray Anderson, Ellery Eskelin e Chris Potter. Tecnica e musicalità caratterizzano la sua personalità musicale che ne fanno uno dei contrabbassisti più ricercati.
Attualmente si esibisce con il suo quartetto, The Rainmakers, nel WHO Trio con Michel Wintsch e Gerry Hemingway, nel Donat Fisch Quartett, nel trio con Hans Feigenwinter e Norbert Pfammatter e in un altro trio con Alvin Schwaar e Noé Franklé. Bänz Oester è anche riconosciuto come solista eccezionale, conosce a fondo il suo strumento e lo esplora continuamente con tecniche di pizzicamento, accarezzamento e percussioni. Nelle sue mani il basso diventa un corpo sonoro che supera i confini stilistici. Crea un’architettura musicale che è pura melodia, emozione e groove, che oscilla, balla, si assapora e si rivela nel caldo sound marchio di fabbrica di Bänz Oester.

 

Norbert Pfammatter batteria

Un paradiso di Sound and Groove rappresenta la dimensione nella quale si muove un fenomenale poliritmista come Norbert Pfammatter.
Dopo gli studi effettuati alla Swiss Jazz School di Berna sotto la guida di Billy Brooks, ( ” un mix tra un genio del groove, uno sciamano e un fenomeno naturale”) Pfammater inizia una serie di collaborazioni che si consolidano nel corso degli anni tra le quali quella con il bassista Bänz Oester e il sassofonista Donat Fisch .
Interazione, libertà, suono, momento, composizione sono le parole chiave che denotano la sua straordinaria natura poliritmica, che si caratterizza anche per il suo dinamismo e la sua attenzione ai dettagli.